Fase 2, chi apre e chi no (27.04 e 4.05)

Rientro anticipato secondo 3  criteri principali: situazione epidemiologica, adeguatezza del sistema sanitario locale, disponibilità dei dispositivi di protezione individuale.

  • l Governo ha annunciato che è ipotizzabile una riapertura mirata di alcune aziende di rilevanza nazionale già a partire da lunedì 27.04.2020. Si tratterebbe di quelle imprese già in possesso dei protocolli di sicurezza irrobustiti rispetto a quello base sottoscritto dai sindacati il 14.03.2020.
  • NEGOZI, BAR E RISTORANTI – L’ipotesi è che il 4.05 negozi di vendita al dettaglio, bar e ristoranti restino ancora fermi, ma con la possibilità di eccezioni come consentire la vendita da asporto per la ristorazione, che si aggiungerebbe alle consegne a domicilio, già permesse. Per le date, l’ipotesi sarebbe far riaprire i negozi dal 11.05 e la ristorazione dal 18.05, a capienza dimezzata.
  • LAVORO – In generale l’allentamento delle misure restrittive dovrebbe coinvolgere al massimo 2,7 milioni di lavoratori; potrebbero essere esonerati dal rientro i lavoratori oltre i 60 anni appartenenti ai comparti che dovrebbero riaprire dal 4.05, ma il punto è controverso.
  • RIAPERTURE ANTICIPATE – Nel documento elaborato dal Comitato tecnico scientifico di Vittorio Colao si precisa che la sicurezza sanitaria a livello locale sarà condizione essenziale per le riaperture il 27.04, in base a 3 criteri principali:
    • situazione epidemiologica;
    • adeguatezza del sistema sanitario locale;
    • disponibilità dei dispositivi di protezione individuale.
    • Il perimetro di applicazione sarà la Regione o l’area territoriale rilevante. Il Comitato tecnico scientifico starebbe predisponendo una serie di indicatori.
  • MAPPE INAIL – La riapertura del 4.05 riguarda tutte le aziende del manifatturiero, costruzioni e una parte rilevante dei servizi, identificati dalle mappe Inail come a rischio “basso e medio basso” (immobiliare, estrazione minerali, noleggio, ingrosso).

Fonte Ratio Quotidiano