Passo avanti per il bonus nido da mille euro

Passo avanti per il bonus nido da mille euro

Fa un passo avanti il bonus nido da mille euro l’anno, pensato dalla legge di bilancio 2017 per dare una mano alle famiglie con bambini nati o adottati dal 1° gennaio 2016.

L’aiuto ha infatti imboccato la strada dell’attuazione, con un po’ di ritardo per la verità: il decreto del presidente del Consiglio dei ministri con le indicazioni operative, che la legge di bilancio chiedeva di emanare entro il 30 gennaio, è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale 90 del 18 aprile.

Ma non è ancora tempo di presentare le domande: bisogna aspettare le istruzioni pratiche, che dovrebbero essere pubblicate entro i prossimi 30 giorni dall’Inps sul sito istituzionale. Nel frattempo, chi ha i requisiti e vuole provare a conquistare il bonus (circa 90 euro al mese, perché i mille euro sono parametrati su 11 mesi) può iniziare a preparare la documentazione e, innanzitutto, a mettere da parte le fatture delle rette pagate da inizio anno.

Il contributo sarà infatti erogato dall’Inps al genitore che farà domanda online e che presenterà la documentazione che attesta l’avvenuto pagamento della retta per un asilo nido pubblico o privato autorizzato.

Potrà chiedere il bonus solo il genitore che sostiene l’onere della retta e che sia convivente con il figlio. Il genitore deve avere la cittadinanza italiana (o di un altro Paese Ue o, se è cittadino di uno Stato extra Ue, deve avere il permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo) ed essere residente in Italia.

Il contributo si può chiedere per le rette pagate da quest’anno per i figli nati o adottati dal 1° gennaio 2016. Potranno chiedere il contributo anche i genitori di bambini con meno di tre anni che non possono frequentare gli asili perché affetti da gravi patologie croniche (che devono essere attestate dal pediatra).

Chi otterrà il bonus nido non potrà sfruttare la detrazione al 19% dall’Irpef delle spese fino a 632 euro (lo sconto vale 120,08 euro), né potrà richiedere, per gli stessi mesi, i voucher per la baby sitter o il nido, alternativi al congedo parentale.

Quando arriveranno le istruzioni Inps, gli interessati al bonus nido dovranno affrettarsi a fare domanda. Infatti, se le richieste possono essere presentate fino al 31 dicembre, i fondi disponibili (144 milioni nel 2017) saranno ripartiti secondo l’ordine di presentazione delle domande.