Da domani i pagamenti dei 600 euro per i professionisti iscritti alle Casse

Gli enti di previdenza evaderanno le istanze in ordine di arrivo. Tra dottori commercialisti e ragionieri quasi 35 mila beneficiari

Come anticipato la scorsa settimana (si veda “Per i professionisti iscritti alle Casse pagamento dei 600 euro entro la prossima settimana” del 3 aprile), a partire da domani le Casse di previdenza dei professionisti autorizzeranno i bonifici sul conto degli iscritti che hanno fatto richiesta dell’indennità di 600 euro prevista dal decreto “Cura Italia”.

Ieri, i 20 enti di previdenza facenti parte dell’AdEPP hanno concluso il loro controllo preliminare, che si sostanziava solo nel verificare che i richiedenti avessero allegato alla domanda i documenti corretti (copia della carta d’identità e del codice fiscale), e inviato tutti i dati al Ministero del Lavoro.

Alla Cassa di previdenza dei dottori commercialisti, alla data del 7 aprile, erano arrivate 25.945 domande. Di queste, ammesse al pagamento 25.539. La Cassa ragionieri, invece, ha ricevuto alla stessa data 8.819 istanze, di cui 8.768 valide. Tra i due enti, dunque, ci sono 457 domande dichiarate inammissibili (perché corredate da documenti illeggibili o non corretti), ma i soggetti che le hanno presentate potranno inoltrarle nuovamente. Nella giornata di ieri, sono state inviate ai diretti interessati le comunicazioni in cui si spiegava che la loro istanza era stata al momento scartata e che sarà necessario ripresentarla.

Intanto, però, domani si partirà con i pagamenti (con bonifico visibile sul conto probabilmente a partire da martedì), evadendo le richieste in rigoroso ordine cronologico di arrivo. Perché il plafond massimo di 333.333 richieste è stato ampiamente superato e dal Ministero del Lavoro, al di là delle rassicurazioni verbali, non è ancora stato garantito il rifinanziamento del fondo da 200 milioni di euro attualmente stanziato.

Se, quindi, nella giornata di oggi, dal Ministero non arriveranno delucidazioni sulla quota di richieste che ogni singola Cassa potrà evadere senza anticipare soldi di tasca propria, la perequazione sarà fatta dagli stessi enti, che poi decideranno se procedere con il bonifico a tutti i beneficiari o solo a una parte.

In altre parole, il Ministero potrebbe dire che, con i 200 milioni attualmente disponibili, la Cassa dottori può pagare (i numeri sono solo esemplificativi) 20 mila degli oltre 25 mila beneficiari e quella dei ragionieri 7 mila dei quasi 9 mila soggetti che hanno fatto richiesta. A quel punto, ogni ente deciderà come muoversi: se pagare tutti i richiedenti in ogni caso, oppure solo quelli “coperti” dal fondo di ultima istanza stanziato dal Governo.

Alcune Casse, ad esempio, hanno già fatto sapere che pagheranno tutti, a prescindere dalla copertura. Altre, invece, anche per evitare problemi di liquidità (ricordiamo che tutte hanno sospeso il versamento dei contributi da parte degli iscritti), potrebbero aspettare, una volta raggiunta la quota coperta dal fondo, il nuovo stanziamento da parte del Governo per evadere le ultime istanze arrivate. Molto dipenderà da quanto c’è effettivamente da anticipare. In caso di cifre piccole, difficile credere che non verranno evase tutte le richieste.

Fonte Eutekne di Savino Gallo