Ancora tre mesi per la conservazione delle fatture elettroniche del 2019
Nel decreto «Sostegni» in corso di redazione verrà introdotta l’attesa proroga
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha preannunciato che all’interno del decreto “Sostegni”, attualmente in fase di redazione da parte del Governo, verrà prevista la proroga del termine per la conservazione delle fatture elettroniche relative al 2019, scaduto il 10 marzo 2021.
Secondo quanto si legge nel comunicato stampa n. 49, pubblicato sabato scorso, gli operatori potranno beneficiare di ulteriori tre mesi per adempiere all’obbligo.
La proroga “tiene conto del fatto che l’adempimento in oggetto costituisce una novità nel panorama delle scadenze tributarie”, considerato il fatto che l’obbligo pressoché generalizzato di fatturazione elettronica fra soggetti residenti nelle operazioni tra privati è stato introdotto a decorrere dalle operazioni effettuate il 1° gennaio 2019. Posto che il processo di conservazione dei documenti elettronici deve concludersi entro tre mesi dal termine di presentazione delle dichiarazioni annuali relative al periodo d’imposta cui i documenti si riferiscono (art. 3 comma 3 del DM 17 giugno 2014) e che le dichiarazioni dei redditi relative al periodo d’imposta 2019 dovevano essere presentate entro il 10 dicembre 2020, le fatture elettroniche emesse e ricevute nel 2019 avrebbero dovuto essere portate in conservazione entro il 10 marzo 2021 (v. “Ancora pochi giorni per la conservazione delle e-fatture del 2019”).
Sono state accolte, dunque, le richieste che erano state avanzate dagli operatori del settore “impegnati nella gestione dei numerosi adempimenti connessi alle misure straordinarie varate dal Governo per far fronte alla grave crisi economico-sociale causata dalla pandemia che si sono aggiunti alle scadenze ordinariamente previste dal nostro sistema tributario”.
Si ricorda, in particolare, che, nell’imminenza della scadenza del termine per la conservazione, alcune sigle sindacali (ANC, SIC, UNAGRACO e UNICO) avevano interessato due componenti della Commissione Finanze della Camera, Nadia Aprile e Raffaele Trano (iscritti all’Albo dei Commercialisti), affinché fosse portata la questione della proroga all’attenzione del Ministro dell’Economia, Daniele Franco, e del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini (v. “Da prorogare il termine del 10 marzo per la conservazione delle e-fatture”).
Benché sia stato previsto un servizio gratuito di conservazione delle fatture elettroniche da parte dell’Agenzia delle Entrate, detto servizio prende in carico le e-fatture “trasmesse e ricevute dal Sistema di Interscambio a partire dal giorno successivo alla data di adesione”.
Esemplificando, quindi, i soggetti che avessero aderito in data 3 aprile 2019, avrebbero dovuto portare volontariamente in conservazione i documenti elettronici emessi e ricevuti dal 1° gennaio 2019 sino a tale data, essendo conservati automaticamente solo quelli transitati dal SdI dal giorno successivo.
Va detto, al proposito, che secondo quanto riportato nel manuale del servizio di conservazione delle fatture elettroniche reso disponibile dall’Agenzia delle Entrate, il servizio di conservazione “prevede l’acquisizione di documenti ’file fattura’ con dimensione massima pari a 5MB”, benché sia prevista anche “l’acquisizione di cartelle compresse” contenenti più file che sono “estratti e processati singolarmente”.
Per questo motivo le citate sigle sindacali (ANC – SIC – UNAGRACO – UNICO) avevano denunciato la farraginosità della procedura e la necessità di posticipare il termine del 10 marzo scorso.
Considerato che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato una proroga trimestrale del termine per la conservazione, si registra un sostanziale allineamento con la data ultima per l’adesione al servizio gratuito di consultazione e di acquisizione delle fatture elettroniche dell’Agenzia delle Entrate (distinto da quello di conservazione), che è già stato oggetto nei giorni scorsi di un rinvio al 30 giugno 2021, per effetto del provv. 28 febbraio 2021 n. 56618 (si veda “Slitta al 30 giugno il termine per l’adesione al servizio di consultazione”).
Fonte Eutekne – Luca Bilancini